La sua idea è che o tutte le civiltà scompaiono (a volte autodistruggendosi) prima di diventare tecnologicamente capaci, oppure tutte non decidono di creare simulazioni nel mondo per determinati motivi etici, filosofici, morali, eccetera. La parola chiave è "tutte", perché anche se una sola civiltà decide di sviluppare una simulazione, allora i mondi simulati si moltiplicherebbero rapidamente e quasi sicuramente l'umanità farebbe parte di uno di questi.
In passato Bostrom aveva già espresso le sue preoccupazioni circa il momento in cui
i computer diventeranno più intelligenti di noi. Nel suo libro "
Superintelligence" ha descritto l'impatto che l'intelligenza artificiale ha e avrà sulla società. Una superintelligenza che potrà essere considerata come una vera e propria specie: quando arriverà, dovremo farci trovare pronti.
Ray Kurzweil
allora probabilmente l'umanità sta vivendo all'interno di una simulazione. Se non si accetta o non si vuole accettare questa conclusione, allora bisogna eliminare almeno una delle premesse elencate. Ciò potrebbe aver senso. Oppure no. Tu cosa ne pensi?
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