Inoltre, il dottor Oudeyer ha spiegato che
Poppy è un robot programmabile sia a livello hardware sia a livello software e che, durante la progettazione, ha subìto un'evoluzione interessante: "
Sia l'hardware sia il software sono open source. Non c'è un solo robot umanoide Poppy, ma tanti quanti sono gli utenti. Questo lo rende molto attraente perché è diventato da uno strumento puramente tecnologico a una vera e propria piattaforma sociale.".
Ma cosa intende con "
piattaforma sociale"? Il dottor Oudeyer pensa di estendere l'uso di Poppy al di fuori dei laboratori di ricerca e di inserirlo nel settore educativo: "
La nostra ipotesi è che il corpo è una variabile essenziale per l'acquisizione delle abilità motorie e sociali negli esseri umani. Per studiare questa teoria, abbiamo bisogno di una piattaforma che consenta rapide sperimentazioni per nuove morfologie di robot. Ciò ha portato alla piattaforma Poppy.".
Non un semplice robot
Poppy ha un potenziale enorme e potrà essere molto utile nel settore educativo. Consentirà agli studenti di
condividere le loro idee
in modo aperto e collaborativo attraverso una piattaforma web dedicata. Informatica, elettronica, arte: dalla scienza all'industria, Poppy potrà facilitare i
processi dell'innovazione in un'ottica multidisciplinare.
Poppy non è e non sarà un semplice robot. Il suo utilizzo in diversi contesti è uno dei suoi punti forti, insieme alla piattaforma open source. Ogni singola componente potrà essere studiata e analizzata (una mano, un braccio, un piede) per fare nove scoperte nel campo della robotica: un robot per perfezionare i robot.
Sul
sito del progetto Poppy hanno di recente avvisato di un prossimo aggiornamento. Non si sa ancora se riguarderà la componente hardware o software, o magari entrambe le cose. Staremo a vedere.
Fonte:
praguepost