Gli esperti dell'ONU hanno dichiarato che ci sono stati dei "progressi significativi" nelle operazioni di pulizia della centrale nucleare di Fukushima. Ma hanno evidenziato anche che esistono ancora rischi di contaminazioni radiologiche e che la situazione rimane ancora "molto complicata".
L'ispezione
Martedì scorso il gruppo di 15 esperti dell'Aeia (Agenzia internazionale per l'energia atomica) ha emesso la sintesi preliminare dell'ultima relazione sulla situazione della disattivazione dell'impianto nucleare di Fukushima. L'ispezione è avvenuta tra il 9 e il 17 febbraio 2015.
Il capo della Divisione Aiea sul ciclo del combustibile nucleare, Juan Carlos Lentijo, ha dichiarato: "Il Giappone ha compiuto notevoli progressi dalle nostre precedenti missioni." Poi ha aggiunto: "La situazione sul sito è stata migliorata - la progressiva pulizia ha portato a una riduzione dei livelli di radiazione in molte parti del sito.".
Però gli esperti hanno espresso anche la preoccupazione circa la quantità di acqua contaminata da radiazioni che aumenta nei pressi dell'impianto nucleare. Lentijio ha affermato: "La situazione, tuttavia, rimane molto complicata, con la crescente quantità di acqua contaminata che presenta una sfida a breve termine la quale deve essere risolta in modo sostenibile. La necessità di rimuovere il carburante usato altamente radioattivo, inclusi il carburante danneggiato e i suoi detriti, dai reattori che hanno subìto la fusione del nocciolo presenta un'enorme sfida a lungo termine.".
Altre informazioni
Il problema principale consiste nelle acque sotterranee che scorrono nei pressi dell'impianto e nell'accumulo dell'acqua contaminata. Gli altri problemi riguardano la gestione, lo stoccaggio e la rimozione del combustibile nucleare e dei suoi residui.
Il gruppo
TEPCO (
Tokyo Eltectric Power Company) fino ad ora si è preoccupato delle operazioni di messa in sicurezza durante la fase di smantellamento dei materiali radioattivi. La relazione finale su questo aspetto sarà pubblicata entro la fine di marzo. Speriamo possano esserci buone notizie anche in questo caso, perché un po' di tempo fa il direttore di Fukushima ammise che
la situazione era fuori controllo.
Molte persone, soprattutto bambini,
hanno sofferto già abbastanza a causa del disastro nucleare di Fukushima. Abbiamo bisogno di rimediare quanto prima. Era il 2011 quando lo tsunami colpì l'impianto nucleare. Da allora i progressi sono stati pochi e lenti. Certo, non è facile gestire una situazione del genere, ma l'impressione è che si poteva e si può fare molto di più.
Un pizzico di fiducia e di amarezza
Lentijo ha poi proseguito nella dichiarazione: "Il cammino da percorrere è lungo, complesso e impegnativo. Il Giappone sta procedendo passo dopo passo e i piani stanno prendendo forma, il che è uno sviluppo positivo. È importante mantenere la sicurezza come massima priorità in tutte le fasi di dismissione del sito.".
Le parole di Lentijo contengono un pizzico di speranza verso la risoluzione del problema. Precisa che ci vorrà tempo e che non sarà facile. Questo lo sapevamo già, perciò nelle sue parole c'è anche un po' di amarezza. Dal 2011 si sarebbe potuto fare meglio se la situazione fosse stata gestita meglio.
Ma ormai è troppo tardi. Quindi, prendiamo ciò che c'è di positivo dalle ultime novità e cerchiamo di fare in modo che da marzo arrivino solo buone notizie.
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