Una donna riesce a vivere senza cervelletto


Fonte immagine: Flickr
Una donna di 24 anni ha scoperto di non possedere una parte del cervello. L'ha scoperto quando è stata ricoverata presso l'ospedale cinese PLA General Hospital, nella provincia di Shandong. Le vertigini e la nausea sono state il campanello d'allarme: la donna ha poi raccontato ai medici che ha imparato a camminare soltanto all'età di 7 anni e a parlare correttamente a 6 anni.

La diagnosi
I medici hanno individuato immediatamente la causa del problema attraverso una TAC: il cervelletto era inesistente (vedi immagine a sinistra). L'area che avrebbe dovuto essere occupata dal cervelletto era invece piena di liquido cerebrospinale. Ci sono stati altri casi dove alcune persone sono sopravvissute senza possedere una parte del loro cervello, ma solitamente in queste condizioni non è possibile vivere.

Le funzioni del cervelletto
Il cervelletto occupa solo il 10% del volume totale del cervello, ma allo stesso tempo contiene il 50 % dei neuroni totali. Le sue funzioni principali sono quelle di controllo dei movimenti volontari, di equilibrio, di apprendimento di particolari azioni motorie e di articolazione del discorso. Le conseguenze della mancanza del cervelletto hanno causato alla donna piccoli problemi motori e leggeri difetti di pronuncia, ma generalmente i danni al cervelletto possono portare a gravi ritardi mentali, disturbi nel movimento, epilessia o all'accumulo eccessivo di liquido nel cervello.

Una lezione
Questa vicenda consente agli scienziati di avvalorare la loro tesi secondo la quale il cervello è un organo altamente adattabile. Secondo Mario Manto, ricercatore presso la Libera Università di Bruxelles che si occupa dei disturbi del cervelletto, casi come quelli di questa donna "sono interessanti per capire come il circuito cerebrale funziona e compensa le parti mancanti". I medici della donna ritengono che la normale funzione cerebrale è stata sostituita dalla corteccia. Una scansione cerebrale dovrebbe fornire loro una risposta.

Fonti:
newscientist.com
sciencealert.com

Etichette: ,