Il 21 ottobre 2013 fu redatta una dichiarazione dall'European Network of Scientists for Social and Environmental Responsibility (ENSSER), un'associazione non-profit registrata sotto la legge tedesca. Nella dichiarazione, consultabile proprio sul sito dell'associazione, sono state raccolte le opinioni e le firme di esperti e scienziati che si sono schierati contro gli OGM, ritenuti non sicuri per la salute. Da allora hanno firmato 297 scienziati.
La ENSSER riunisce diverse e indipendenti figure competenti del campo scientifico per poter diffondere le conoscenze e offrire gli strumenti adatti a una valutazione critica delle tecnologie esistenti ed emergenti. L'associazione ha come obiettivi principali, quindi, lo sviluppo della "buona scienza" e della ricerca per la protezione dell'ambiente, della diversità biologica e della salute umana, aspetti che spesso sono minacciati dagli effetti negativi delle tecnologie e dei suoi prodotti.
Attraverso alcuni estratti del suo comunicato, è possibile osservare il punto di vista adottato dall'associazione nei confronti dei prodotti OGM, ovvero degli organismi geneticamente modificati:
"Come scienziati, medici, docenti universitari ed esperti provenienti da discipline rilevanti per gli aspetti scientifici, giuridici, sociali e di sicurezza di valutazione degli organismi geneticamente modificati (OGM), con forza respingiamo le affermazioni da parte degli sviluppatori di semi OGM e di alcuni scienziati, commentatori e giornalisti che vi è un 'consenso scientifico' sulla sicurezza degli OGM e che il dibattito su questo tema è 'finito'"
"Ci sentiamo in dovere di rilasciare questa dichiarazione, perché il consenso richiesto in materia di sicurezza degli OGM non esiste. L'affermazione che esiste è fuorviante e travisa le prove scientifiche attualmente disponibili e l'ampia diversità di opinione tra gli scienziati su questo tema. Inoltre, la domanda favorisce un clima di compiacenza che potrebbe portare ad una mancanza di rigore normativo e scientifico e di dovuta cautela, mettere potenzialmente in pericolo la salute degli esseri umani, gli animali e l'ambiente"
Come è possibile, allora, che ancora oggi i prodotti OGM in alcuni paesi vengano prodotti in quantità industriali da parte di multinazionali senza alcun freno? A questa domanda prova a rispondere uno dei frimatari della dichiarazione, il Dr. Margarida Silva, biologo all'Università di Cordoba (Argentina): "... la ricerca è stata in gran parte finanziata dalle aziende stesse che dipendono dai risultati positivi per la loro attività, e ora sappiamo che dove scorre il denaro, l'influenza cresce".
In sintesi, il potere delle multinazionali, come ad esempio la Monsanto, ha la meglio anche sulle questioni scientifiche, ed è anche ormai appurato come molte di queste impediscano le ricerche indipendenti e offrano esse stesse ai governi gli strumenti per testare la sicurezza dei loro prodotti. Ma gli OGM non sono sicuri e lo confermano 297 scienziati indipendenti. Troppo pochi? Considerando quello che ha detto il Dr. Margarida Silva, a questo punto vale di più la qualità di una ricerca che è libera da ogni condizionamento ideologico, politico ed economico, piuttosto di una organizzata da enti governativi.
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