Secondo il
Times, la moria di massa delle sardine rappresentante un
calo del 74% non è il primo che sia mai stato registrato nella storia, ma sicuramente è il più drastico degli ultimi 60 anni. Sembra precipitoso collegare questa conseguenza alla causa dell disastro nucleare di Fukushima, però alcuni dati fanno ben riflettere e aprono uno percorso che conduce comunque alla formulazione di un'ipotesi incentrata sulla contaminazione delle acque dell'Oceano Pacifico. Difatti come suggerisce il
Daily Mail, nel 2011 e prima dell'incidente della centrale nucleare giapponese, le sardine erano in grande espansione. Insomma, che stia accadendo qualcosa nelle acque del Pacifico è accertato, nonostante il governo federale americano e quello giapponese si rifiutino di ammettere qualsiasi tipo di collegamento con le radiazioni.
La causa di tutto ciò, deve sicuramente essere ricondotta a qualcosa di grave, serio, specifico e determinante. Nel caso in cui gli scienziati indipendenti, attraverso i loro studi, dovessero far luce su questa situazione e ottenere risultati rapportabili al disastro nucleare di Fukushima, allora sarebbe anche giunto il momento che i tradizionali mass media ne parlassero, perché questi fino ad ora non si sono preoccupati affatto di fornire informazioni su una questione delicata come questa, soprattutto in merito agli ultimi avvenimenti sulla costa occidentale degli USA.