La settimana scorsa in Belgio c'è stata la votazione al Senato per la norma riguardo l'estensione dell'eutanasia per i bambini disabili: il risultato è stato 50-17, dove la minoranza che ha votato contro il disegno di legge era rappresentata dalla Democrazia Cristiana, un partito politico tradizionalmente cattolico. Come si può ben immaginare, la situazione è molto delicata e i pareri contrastanti stanno dando vita a un dibattito pubblico seguito principalmente sul web.
In Belgio l'eutanasia è legale dal 2002, ma vietata ai minori di 18 anni sin dalla sua approvazione. Solo nel 2012, questo paese ha registrato 1432 casi di eutanasia: un aumento del 25% rispetto al 2011. Ci sarebbe ancora la possibilità di fermare il disegno di legge alla Camera dei Rappresentanti, ma la situazione è molto delicata e fino ad ora non si conoscono bene i dettagli. Alex Schadenberg, della Eutanasia Prevention Coalition, ha dichiarato: "Indipendentemente dalla disabilità, la vita deve essere valutata. Per approvare una legge che consenta la cessazionee della vita per i minori con disabilità è inaccettabile. Invece, dobbiamo fare ogni sforzo per usare la ricerca a nostra disposizione per fornire cura e alleviare la loro sofferenza fisica in modo morale". Anche i leaders belgi delle comunità cristiane, ebraiche e musulmane hanno rilasciato dichiarazioni negative nei confronti dell'esito del voto: "Abbiamo definito la nostra opposizione a questa estensione ed espresso la nostra trepidazione di fronte al rischio di una crescente banalizzazione di situazione così seria".
Al di là del caso specifico del Belgio, l'eutanasia è un argomento molto controverso in gran parte del mondo. C'è chi è a favore di questa pratica e chi è contrario. Quelli che la sostengono evidenziano la questione della scelta, cioè dell'aspetto democratico e al tempo stesso della vita privata; sopportare il dolore, sia fisico e sia psicologico, in alcuni casi potrebbe risultare indescrivibile per il paziente e quindi la società non dovrebbe costringerlo a tali livelli di sopportazione; infine c'è la dignità. Dall'altra parte, coloro che si oppongono alla pratica dell'eutanasia, fanno riferimento al
giuramento di Ippocrate, a motivi religiosi e a motivi famigliari (i desideri della famiglia di trascorrere altro tempo con i propri cari). Difficile, anche solo dopo questa piccola analisi, trovare la strada giusta.
Etichette: Cultura, Salute, Scienza, Società