Ariel: primo drone sottomarino targato USA

Un drone
Il drone è un velivolo non pilotato dall'uomo, ma da un computer di bordo tenuto sotto controllo in remoto da un navigatore o da un pilota che si trova comunque nella stessa area di azione ma lontano dal centro operativo. Ci sono diversi tipi di droni: cambiano in dimensioni e peso in base all'utilizzo che se ne fa. L'applicazione più frequente di questa tecnologia è in ambito militare: gli aeromobili sono attrezzati con armi o con videocamere per il monitoraggio di zone pericolose. Ma possono essere utilizzati anche in ambito civile: monitoraggio ambientale, sicurezza delle frontiere e per la "battaglia" contro i narcotrafficanti; rilevamento di oggetti e operazioni di ricerca e salvataggio.

La marina militare USA, dopo sei anni di pianificazione, ha lanciato il primo drone sottomarino chiamato Ariel e soprannominato "Sea Robin", in riferimento alla famiglia dei pesci dei Triglidae che possiedono grandi pinne pettorali le quali si muovono come fossero delle ali di uccello. Ariel è utilizzato principalmente per operazioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione, ed è in grado di rimanere in volo per sei ore anche autonomamente. Quella dei droni è una tecnologia che viene sempre più utilizzata: la Federal Aviation Administration (FAA) prevede infatti la produzione di circa 7.500 droni commerciali nei prossimi cinque anni. Anche Jef Bezos, amministratore delegato di Amazon, è propenso nel lanciare sul mercato un drone per la consegna dei prodotti entro il 2015.

La tecnologia fa passi da gigante, ma a volte sono dei passi che schiacciano e distruggono anche tutto ciò che c'è di buono e innocente: è il caso dell'impiego militare. I civili morti nelle zone interessate dalla guerra con gli aeromobili a pilotaggio remoto ammontano ormai a 900 e sono destinati ad aumentare. Consiglio di dare un'occhiata a questa infografica per meglio rendersi conto di cosa siano i davvero i droni della guerra.

Fonti: infowars
wikipedia

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